Le parole che scegliamo

“Sono sempre la solita sfigata”

“Figurati se mi poteva capitare una fortuna?!”

“Attraggo tutti i casi umani io!”

“Mi confermo la Regina di #maiunagioia”

Vi suonano familiari queste espressioni?

E’ capitato anche a voi di sentirle tante volte o di dirle in prima persona?

Scommetto che mi direte che sono solo modi di dire.

E’ vero sono modi di dire eppure non sono SOLO modi di dire.

Le parole sono potenti, influenzano noi stessi,

esprimono il nostro dialogo interiore,

raccontano come ci sentiamo, cosa pensiamo di noi

e cosa pensiamo che gli altri vedano di noi.

A volte le diciamo anche per attirare un po’ di attenzione, per sdrammatizzare qualcosa che ci è successo, per essere (auto)ironici.

Eppure, al tempo stesso, quelle parole lavorano in noi, ci confermano modi di vedere il mondo, sono quella goccia che scava nella roccia della nostra autostima.

Quali sono le parole che scegli per raccontarti, narrarti, presentarti al mondo?

Se vestiamo i panni di chi ci ascolta, al sentir l’altro che si narra costantemente come uno sfigato? Dopo una risata e una battuta, cosa proviamo? Che immagine ci resta di quella persona?

Il pensiero positivo e autori come Louise Hay affermano che i nostri pensieri riflettono la realtà che viviamo e non il contrario.

Personalmente, credo che le parole possano innescare un meccanismo a catena:

Più mi penso e mi racconto come sfigato

Più i miei pensieri sono pesanti

Più interpreto quello che mi accade indossando gli occhiali del “mondo ce l’ha con me”,

Più mi lamento,

Più gli altri faticheranno ad ascoltarmi,

Più mi sentirò sfigato perché non ascoltato e non capito,

trovando conferme al mio pensiero iniziale.

E da qui come se ne esce?

Forse come sempre, ci può aiutare il giusto mezzo.

L’autoironia è meravigliosa se mi aiuta a trasformare un accadimento, una parte di me, se mi alleggerisce.

Possiamo imparare, in primis, ad accorgerci delle parole che scegliamo, di quelle che ci ripetiamo più spesso.

E magari provare a raccontare le cose in un modo diverso, non falso, non ipocrita ma diverso.

La realtà è sempre frutto della nostra personale percezione.

Capita che qualcuno si senta sfigato perché ha perso l’autobus e non si accorge che finalmente può farsi una passeggiata con un bellissimo sole che scalda la pelle.

Le parole ci mostrano su quali aspetti abbiamo portato la nostra Attenzione!

Scegli

se aprire Finestre o costruire Muri!

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